FINANZA & POTERI

Gilli e Pellerino in Compagnia: ecco le scelte di Lo Russo

Come previsto il sindaco di Torino designa l'ex rettore del Politecnico (quello che l'ha messo in cattedra) alla guida della fondazione San Paolo. Un posto nel consiglio anche per la sua collega nella giunta Fassino, esponente della sinistra "dialogante"

Marco Gilli sarà, con ogni probabilità, il prossimo presidente della Compagnia di San Paolo. A designarlo, nella rosa che spetta al Comune di Torino – e che per prassi indica pure il vertice – è stato oggi il sindaco Stefano Lo Russo. Torinese, classe 1965, professore ordinario di Elettrotecnica, numero due in corso Duca degli Abruzzi durante il regno di Francesco Profumo, il più giovane dei Magnifici al momento della sua elezione, Gilli è il rettore che ha messo in cattedra l’attuale primo cittadino e ne ha seguito i primi passi nell’Ateneo e nelle sue proiezioni internazionali, compresi i rapporti con le più importanti compagnie energetiche russe. Passate le consegne al pirotecnico Guido Saracco è volato oltreoceano, sparendo per anni dalla circolazione, impegnato in un incarico che, per quanto prestigioso, quello di addetto scientifico dell’ambasciata negli Stati Uniti, non sembra avergli accresciuto la sua già scarsa notorietà. Una carriera ancora una volta a ruota di Profumo.

“Non piace a nessuno, quindi è il candidato giusto”, questo il leitmotiv che pare abbia ispirato la decisione del sindaco, anche secondo le parole di uno dei suoi esegeti, il notaio Gianduia, al secolo Andrea Ganelli, che in un’intervista a un giornale cittadino ha offerto una ricostruzione alquanto bizzarra e a tratti ingannevole del percorso che ha portato Lo Russo a indicare Gilli.

Assieme a Gilli, il sindaco ha indicato Maria Grazia Pellerino. Avvocata penalista, già componente della giunta di Piero Fassino dal 2011 al 2016, la stessa in cui sedeva anche Lo Russo, Pellerino fa parte di quella sinistra “dialogante” che aveva sostenuto fin dall’inizio la candidatura del primo cittadino dem, mentre quella più identitaria, capitanata dall’allora consigliere regionale oggi deputato  Marco Grimaldi, sondava altre soluzioni.

Profumo ha anticipato la conclusione del suo mandato, posticipando però al 22 febbraio le sue dimissioni, giorno in cui decade anche, con effetto immediato, da presidente dell’Acri, l’associazione delle fondazioni di origine bancaria. Il 22 stesso si riunirà il comitato di gestione che dovrà eleggere il presidente temporaneo che sarà in carica fino ad aprile: in base allo statuto della fondazione dovrebbe essere la vicepresidente Rosanna Ventrella, imprenditrice della Cna, in quota Camera di commercio di Torino.