VERSO IL VOTO

Il Pd alla ricerca dell'anti Cirio, scendono in campo gli sherpa

Regionali in Piemonte: archiviato l'Abruzzo e tramontata l'alleanza con i 5 Stelle, i maggiorenti dem si sono incontrati per cercare un accordo sul nome del candidato presidente. Valle o Gribaudo? Ipotesi Pentenero in lista per le europee

Quattro giorni per evitare la conta. Archiviata anche la pratica Abruzzo e con essa ogni residua velleità di alleanza con i Movimento 5 stelle, i maggiorenti del Pd si sono riuniti ieri sera per la prima volta con lo scopo di trovare la famigerata “sintesi” tra le due candidature in campo in vista delle prossime regionali, quella del vicepresidente del Consiglio Daniele Valle e della deputata cuneese Chiara Gribaudo.

I rappresentanti di tutte e tre le mozioni congressuali si sono ritrovati faccia a faccia, con il segretario regionale Mimmo Rossi e i due emissari di Elly SchleinDavide Baruffi e Igor Taruffi, reduci dalla drammatica assemblea in Basilicata, dove per poco non li menavano – a fare da mediatori. Sullo sfondo un’altra assemblea, quella del 16 marzo all’Hotel Fortino di Torino in cui i 315 rappresentanti dovranno incoronare il candidato del centrosinistra alle prossime regionali. L’organismo è diviso in due con una leggera preponderanza per Valle, ma nessuno vuole ritrovarsi in una corsa all’ultimo voto. Per sedersi al tavolo delle trattative, però, prima di tutto è necessario schierare l’esercito e così i colonnelli di entrambe le fazioni sono da giorni attaccati al telefono per reclutare ogni proprio rappresentante. Non è previsto, infatti, collegamento da remoto, ma solo in presenza. E solo in presenza si può votare.

Presenti all’incontro di ieri il capogruppo a Palazzo Lascaris Raffaele Gallo, la collega in Consiglio Monica Canalis e l’assessore allo Sport di Torino Mimmo Carretta. I tre sono dell’area Bonaccini e sostengono Valle. Dall’altra parte la vicepresidente del Senato Anna Rossomando, l’assessora ai Trasporti di Torino Chiara Foglietta e l’ex segretario regionale Paolo Furia: area Schlein al fianco di Gribaudo. L’onorevole Andrea Giorgis e il presidente della Federazione di Torino Domenico Cerabona erano invece in rappresentanza della componente di Gianni Cuperlo. Questi ultimi sono formalmente sostenitori della deputata di Borgo San Dalmazzo, ma anche i più inclini a una mediazione, come dimostrarono già due anni e mezzo fa quando ruppero il fronte degli anti-Lo Russo per appoggiare colui che poi diventò il sindaco di Torino.  

All’insegna del fair play, la discussione si è mantenuta a un livello superficiale con una sostanziale unanimità nel considerare di fatto archiviata l’ipotesi di un campo largo da contrapporre ad Alberto Cirio. È ora di guardare oltre. Nessuno è mai entrato realmente nel merito di un dualismo che tiene il partito bloccato dallo scorso ottobre. La sensazione è che un accordo complessivo si possa trovare tenendo insieme elezioni regionali ed europee (per le quali è stata registrata una disponibilità di un’altra assessora del Comune di Torino, Gianna Pentenero). La riunione è aggiornata a domani sera, gli sherpa di entrambi gli schieramenti sono al lavoro.  

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