LAW & ORDER

Case occupate, sgombero a Torino

L'operazione in tre alloggi del complesso Atc denominato 16° Quartiere. La terza negli ultimi due anni. Una ventina le persone allontanate. Marrone: "Basta con i condomini ridotti a campi rom"

Tre alloggi sgomberati, una ventina le persone che hanno dovuto abbandonare la loro casa al termine dell’operazione condotta questa mattina nel complesso denominato 16° Quartiere di Torino, tra corso Grosseto e le vie Sospello, Bibiana e Chiesa della Salute, uno dei più grandi di edilizia sociale del capoluogo piemontese, costituito da 18 palazzine per 569 alloggi, interamente di proprietà dell’Agenzia territoriale per la casa. Si tratta di famiglie nomadi: una di esse ha accettato la sistemazione alternativa proposta dai servizi sociali della città, la seconda ha affermato di avere un’altra sistemazione in cui andare, la terza aveva una situazione più complessa giacché almeno una parte della famiglia (mamma e figli) risultavano conviventi nella casa di una signora assegnataria di un altro alloggio. Nello stesso complesso c’erano già state altre due operazioni di sgombero nel novembre 2022 e luglio 2023, che  avevano portato all’allontanamento di nove famiglie.

Sul posto anche Marco Porcedda, assessore a Legalità e Sicurezza del Comune di Torino, e Maurizio Marrone che nella giunta regionale di Alberto Cirio ha le deleghe alla Casa. Sul posto i tecnici dell’Atc di Torino, i servizi sociali del Comune, Polizia di Stato, Polizia municipale, Carabinieri e Vigili del fuoco: tanti i minori presenti nelle tre case popolari occupate abusivamente.

Grazie un investimento da oltre 21 milioni di euro del programma "Sicuro, Verde e Sociale" della Regione Piemonte finanziato con i fondi legati al Pnrr, il complesso è oggetto di un articolato intervento di efficientamento energetico e verifica statica dei 16 edifici a uso residenziale, rinnovamento della dotazione impiantistica, riqualificazione delle aree comuni e recupero del fabbricato originariamente adibito a piscina-palestra, che sarà destinato a nuovo spazio multifunzionale al servizio del quartiere.

“L’intervento di oggi, il primo da quando sono assessore regionale alla Casa – afferma Marrone – è un ottimo segnale che ridarà speranza a tanti inquilini dei quartieri popolari che sono stati costretti a veder ridotti i loro condomini quasi come in campi rom. In Piemonte non c’è spazio per l’abusivismo, non c’è spazio per la violenza, non c’è spazio per l’arroganza. Riporteremo un passo alla volta decoro, legalità ed equità sociale all’interno delle case popolari di Torino e della sua provincia. Ringrazio Prefettura, Questura e Atc per il prezioso lavoro svolto”.

print_icon