Aborto: Roccella, la sinistra è contro le donne e contro la 194

"A Torino è andata in scena questa mattina l'ennesima manifestazione contro le donne e contro la loro libertà di scelta. Da tempo penso che la sinistra, oggi, nonostante i proclami, non voglia affatto difendere la legge 194, ma voglia cambiarla. Poiché però non ha il coraggio di dirlo apertamente, a uscire allo scoperto sono i centri sociali e i gruppi delle antagoniste, che mi rifiuto di chiamare femministe". Lo afferma la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella. "La Regione Piemonte, con l'operato dell'assessore Maurizio Marrone - prosegue Roccella -, è stata forse la prima amministrazione pubblica a dare piena attuazione a una legge dello Stato che si intitola 'Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza' e all'articolo 1 attribuisce allo Stato, alle regioni e agli enti locali, il compito di 'promuovere e sviluppare i servizi socio-sanitari, nonché altre iniziative necessarie' per sostenere la maternità fragile. Finora l'applicazione della prima parte della legge, che tutela la libertà delle donne di non abortire se desiderano portare avanti la gravidanza ma si trovano in situazioni di difficoltà, è stata sempre affidata solo al volontariato. Ora che un'amministrazione regionale si occupa di attuarla, apriti cielo: per le donne in situazioni di disagio l'unica opzione possibile si vuole che sia l'aborto. Evidentemente, per chi a Torino protesta - afferma ancora la ministra -, solo le donne benestanti possono avere un figlio. L'assessore Marrone si è occupato di dare alle donne in difficoltà socio-economiche che non vorrebbero abortire quelle risposte che da parte pubblica fin qui erano mancate. A dimostrazione che noi siamo per la maternità come libera scelta, difendiamo la legge 194 e dunque la applichiamo pienamente, perché non vogliamo che solo chi ha disponibilità economiche abbia la libertà di avere un figlio. Alla sinistra - conclude - chiediamo da tempo di dire da che parte sta, se contro la legge 194, o a difesa della maternità come libera scelta".

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