CENTRODESTRA IN PANNE

Berlusconi fa scouting in Piemonte

L’ordine di servizio è: “Tenere unita la coalizione”. Il Cav frena lo stato maggiore e comunica che sta personalmente sondando la disponibilità di un imprenditore a sfidare Chiamparino. Si fa il nome di Martinetti, fondatore di Grom. Alleati guardinghi

Ci pensa Lui. Per la corsa a presidente della Regione Piemonte, sarebbe Silvio Berlusconi in persona a sondare in queste ore l’ipotesi di presentare alle altre forze del centrodestra un imprenditore che non sia espressione di Forza Italia né di altri partiti. Obiettivo, evitare lo “spezzatino” che al momento si prospetta nello schieramento avverso a Sergio Chiamparino. Pochi minuti prima dall’inizio del Comitato di presidenza del partito, sarebbe stato l’ex premier a informare i suoi luogotenenti, Altero Matteoli e Denis Verdini, finora delegati alle trattative con gli alleati, di aver avviato un’azione di scouting per cercare il candidato giusto, in grado di tenere unita la coalizione. Nomi non ne ha fatti ma da Palazzo Grazioli filtra quello di Guido Martinetti, fondatore con Federico Grom, dell’azienda dolciaria. Sull’imprenditore torinese aveva già messo gli occhi tempo fa, addirittura facendolo testare dai sondaggi della fida Alessandra Ghisleri.

 

Neppure 40enne, Martinetti ha tutti i requisiti che piacciono al Cavaliere autosospeso: giovane, brillante nella conversazione, di successo. Fu proprio la spigliatezza che mostrò in un paio di trasmissioni televisive a “folgorare” Berlusconi, «So che funziono bene in tv, me l’hanno detto – aveva detto a suo tempo al Corsera -. Sono uno diretto, dico sempre la verità. Non mi piace la piaggeria», non escludendo nel futuro un suo impegno in politica: «Davvero finora non ci ho mai pensato, alla politica. Se mi candiderei? Non adesso. In un futuro, perché no? Un politico di professione può anche essere un manager, ma poi la differenza è che ci si deve dedicare davvero alla politica». Ora è un ritorno di fiamma? Sarà lui il candidato in grado di riunire il litigioso centrodestra piemontese? Avrà il coraggio di sfidare un campione, come il concittadino Chiamparino? Chissà. Anche perchè nei mesi scorsi altri imprenditori contattati (Marco Boglione e Alessandro Cherio, ad esempio) avrebbero declinato l'offerta.

 

Intanto la sola indiscrezione ha avuto l’effetto di suscitare curiosità tra gli alleati. Fratelli d’Italia-An va avanti con la richiesta di primarie: «Da Forza Italia - rimarca il portavoce Agostino Ghiglia - ce ne siamo andati perché non condividevamo i candidati creati in provetta, che non sono espressione del territorio. Dubito molto che dal cilindro di Berlusconi possa uscire una personalità tale da farci cambiare idea. Anche perché conosco Torino e il Piemonte meglio di lui, e Babbo Natale non l’abbiamo ancora trovato. Se poi Berlusconi in persona chiama i miei capi e li convince… io sono per la realpolitik. Noi andiamo avanti con le primarie del 6 aprile». Toni diversi nel Nuovo Centrodestra dove si registrano timide ma significative aperture: «Abbiamo sempre auspicato che ci venisse offerta una candidatura in grado di unire e di essere vincente, evitando di piantare le bandierine», commenta il coordinatore regionale Enrico Costa.