Centrodestra in pena: “Unità o disfatta”
20:45 Sabato 29 Marzo 2014 0Dopo settimane di schermaglie e sgambetti scendono in campo i pacieri. Ghiglia lancia l'allarme, Pichetto fa appello al senso di responsabilità. Tra Torino e Roma sono al lavoro i pontieri. Lunedì Forza Italia offrirà agli alleati un "percorso da condividere"
Al confronto dei dolori del centrodestra piemontese persino farsi cavare un dente può rivelarsi se non una goduria di certo il male minore. Complice e, per certi versi, persino provvidenziale l’estrazione di due denti, Gilberto Pichetto non parla. Almeno ufficialmente tiene la bocca chiusa fino a lunedì quando in una conferenza stampa illustrerà, nella doppia veste di segretario del principale partito della maggioranza uscente e candidato alla presidenza della Regione designato da Forza Italia, un percorso “politico e programmatico da condividere con quanti non intendono rassegnarsi a consegnare alla sinistra delle contraddizioni il governo del Piemonte”. E per impedire a Sergio Chiamparino e ai suoi “di distruggere quanto faticosamente costruito finora” fa appello al senso di responsabilità: “Forza Italia insieme a tutte le forze del centrodestra può rilanciare il Piemonte, per questo dobbiamo restare uniti”, afferma in una laconica dichiarazione serotina.
Coerente all’understatement sabaudo Pichetto preferisce non alimentare polemiche, consapevole che gran parte delle difficoltà sono retaggio di partite pregresse e di guerre di posizionamento che si giocano sui tavoli nazionali. E proprio a Roma le diplomazie sono impegnate a dipanare una matassa i cui fili solo in minima parte riguardano il Piemonte, ma che nello stesso tempo sul Piemonte costruiscono trame inedite e talvolta azzardate. Di primarie, per l’ennesima volta riproposte – seppur con meno tensione – da Agostino Ghiglia dei Fratelli d’Italia-An non se ne parla (e peraltro, per la prima volta nel comunicato del portavoce regionale non si fa cenno al nome di Guido Crosetto), ma Pichetto è consapevole di dover offrire ai partner un onorevole compromesso. Ha un’idea che gli frulla da qualche ore in testa, un “lodo” che, secondo alcuni, non avrebbe affatto i connotati dello stratagemma ma la forza di un “rilancio”. Si vedrà.
Intanto, la giornata politica ha offerto per quanto riguarda il centrodestra due elementi: la conferma della spaccatura interna alla Lega Nord, con una parte orientata a una corsa solitaria e un’altra fedele all’alleanza, e l’appello “unitario” di FdI. “Abbiamo aspettato in maniera responsabile. Ora manca poco alle elezioni e non si è fatto il passo avanti necessario - ha affermato Roberto Cota, sulla possibilità che la Lega Nord corra da sola alle elezioni regionali del 25 maggio -. Le primarie? Pare non ci sia l’accordo - ha aggiunto -. Noi della Lega abbiamo delle persone valide”. Controcanto di Matteo Salvini, intervenuto oggi all’inaugurazione della nuova sede del Carroccio di Vercelli: “Se la Lega correrà da sola per le regionali? Abbiamo perso del gran tempo, e il nostro partito ha delle idee buone. Fare le primarie di coalizione sarebbe stato bello – ha sottolineato il segretario federale - per me Forza Italia ha perso una grande occasione”. Ghiglia, dal canto suo, ha suonato ancora una volta l’allarme: “Non voglio nemmeno immaginare che per egoismo di partito, per la velleità di piantare una bandierina o per uno zero virgola in più a favore di un simbolo si consegni il Piemonte alla sinistra di Chiamparino”. E dopo un sempre meno convinto peana sulle primarie ha aggiunto: “Ora, prima che non si possa più fare nulla, faccio appello a tutte le forze del centrodestra piemontese: decidiamo in Piemonte il candidato, scegliamo tutti assieme una società di sondaggi indipendente, formuliamo assieme le domande e impegniamoci a sostenere il candidato che risulterà più forte, senza se e senza ma. Mi auguro che gli amici di Fi, Ncd, Lega, Pensionati, Verdi-Verdi ma anche dell’Udc accettino questa proposta basata solo ed esclusivamente sui numeri che potrebbero, col candidato giusto, farci vincere le elezioni regionali”. A lunedì.