UNIVERSITA'

Scontro sulle borse di studio

Chiamparino punta il dito sull'Edisu e le "cifre ballerine" fornite alla Regione Piemonte. Scontro a distanza con chi, nella sua maggioranza, alimenta i problemi per accalappiare consensi. Nuova stilettata a Leu (e in particolare Grimaldi) dopo lo strappo sulla Tav

“Anche quest’anno garantiremo la borsa di studio a tutti coloro che ne hanno diritto”. A rassicurare gli studenti, che l’hanno sollecitato sull’argomento durante l’inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico di Torino, è il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, che ha poi precisato: “Il vicepresidente Aldo Reschigna presenterà un emendamento all’assestamento di bilancio che assicura le risorse per la copertura totale della graduatoria”. Lo stesso governatore, però, non ha risparmiato una stilettata all’ente che si occupa di diritto allo studio: “Deve finire la stagione in cui l’Edisu, al momento dell’approvazione del bilancio, presenta cifre ballerine che i nostri uffici devono verificare. Non variazioni marginali e fisiologiche. Differenze così ampie che, non a me, ma a qualcuno potrebbe venire il sospetto che quelle cifre ballino magari anche per qualche ragioni politiche e io non credo che sia interesse vostro essere strumentalizzati da qualche forza politica per interessi che nulla hanno a che fare con le borse di studio e che non sarebbe vostro interesse avallare”.

Il riferimento, neanche troppo velato, è a chi, nella sua maggioranza, continua ad alzare il tiro sul tema, come Marco Grimaldi di Leu, che proprio all’Edisu, nel 2001, ha mosso i suoi primi passi in politica dopo essere stato eletto nel senato studentesco: “Da giorni è in atto un braccio di ferro sui numeri reali della copertura delle borse – aveva affermato nei giorni scorsi il numero uno di Leu a Palazzo Lascaris –. Gli uffici regionali sostengono che l’Edisu abbia risorse sufficienti a coprire i numeri dello scorso anno e i nuovi idonei. L’Edisu non la pensa allo stesso modo e ritiene che ci vorrebbero altre risorse. Nelle prossime ore sono certo ci confronteremo su questo, ma intanto vi dico come la vedo e non credo di essere il solo: sebbene siano aumentati gli idonei di circa il 15%, sebbene questo potrebbe voler dire trovare ancora due milioni di euro, non possiamo tornare indietro”. Un continuo gioco al rialzo che ha indispettito Chiamparino e divaricato ulteriormente quella faglia con la sinistra della sua coalizione, già aperta sulla Tav.

“Non esistono numeri definitivi? Non mi pare ci siano grandi misteri, perché solo dopo il 5 dicembre scopriremo quanti idonei avranno confermato l’iscrizione agli atenei piemontesi. L’unico dato certo è che il numero generale di domande è in aumento. Se le risorse destinate all’Edisu basteranno non potremmo che essere felici, se ne saranno necessarie altre - come ha annunciato Chiamparino - le troveremo dal nostro fondo di riserva” replica Grimaldi. “Noi ci siamo sempre limitati a chiedere una cosa semplice: che la Regione non torni indietro dall'obiettivo raggiunto di garantire le borse al 100 per cento degli idonei – prosegue -. Siamo riusciti a farlo fino a ora, ne siamo orgogliosi e non abbiamo intenzione di polemizzare in alcun modo: chiediamo solo che si continui così, come del resto ha sempre sostenuto tutta la maggioranza del consiglio regionale. Non esistono giochi di sponda e non ci pare opportuno né fondato fare insinuazioni sulla correttezza con cui agiscono gli enti della Regione stessa. Gli studenti difendono i loro diritti e se ci chiedono ‘più borse e meno forse’, basta dire loro: abbiamo sempre trovato le risorse anche nelle avversità e, se ce ne fosse bisogno, ne troveremo altre”.

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