POLEMICA

"Sui minori la Regione ha dormito"

L'assessore leghista "ai Bambini" Caucino reagisce alle accuse del Pd per lo striscione su Bibbiano affisso sul palazzo della Regione Piemonte puntando il dito contro la precedente giunta: "Dossier su abbandoni dimenticato per mesi"

Se è vero che la miglior difesa è l’attacco, l’assessore ai Bambini Chiara Caucino è uscita dall’angolo con una certa disinvoltura, dopo un dibattito a Palazzo Lascaris dove l’opposizione ha provato a tenerla per quasi un’ora sulle corde. La discussione è stata attorno allo striscione “Verità per Bibbiano”, affisso giovedì scorso sulla facciata della sede della Regione Piemonte e ora rimosso perché “l’obiettivo è stato raggiunto”, dice Caucino, quello cioè di “lanciare un monito forte a tutti coloro che sono chiamati a occuparsi di un tema così importante”. Un’iniziativa subito etichettata come mera propaganda, su cui la giunta di centrodestra è scivolata per iniziativa della stessa Caucino e del collega alla Sicurezza Fabrizio Ricca. Entrambi leghisti. Per la Caucino, unica questa mattina a sottoporsi al fuoco di fila del centrosinistra, “i minori rappresentano una assoluta priorità dell’azione di governo” e per ribadirlo attacca il suo predecessore Augusto Ferrari, il quale “non si era accorto che c’era un’urgenza nell’ambito dell’ispezione del monitoraggio delle case famiglia. Sul tavolo di un ufficio di un assessorato giaceva da otto mesi un verbale in cui veniva indicato nero su bianco un abbandono totale di cinque minori”.

Un affondo che arriva durante la replica alle polemiche del Pd e in cui la Caucino si è rivolta a più riprese in modo sprezzante nei confronti della consigliera dem Monica Canalis, particolarmente caustica nel suo intervento. Il Pd in particolare ha lamentato l’assenza di un dibattito preventivo in aula al contrario di quanto avvenuto quando il centrosinistra espose un altro striscione, quello che tutt’ora chiede (inascoltato) “Verità per Giulio Regeni”. Per il capogruppo dem Domenico Ravetti dietro lo striscione  c’è il rischio della strumentalizzazione politica, “occorre evitare di tinteggiare le facciate delle nostre istituzioni una volta di un colore, un’altra volta di un altro”.  

Secondo gli ultimi dati resi disponibili dal Centro nazionale di documentazione dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, “in Piemonte i bambini e ragazzi presi in carico e collocati in affidamento familiare e nei servizi residenziali per minorenni nel 2017 risultavano oltre 2.500, di cui 1.397 in affidamento e 1.131 in comunità” ha comunicato Caucino. “Nel 2018 - ha proseguito – erano presenti sul territorio 221 strutture residenziali per minori. Su alcune di esse sono state segnalate delle criticità, e nel caso della Emma Eidos di Pinerolo si è arrivati nei giorni scorsi alla revoca con effetto immediato della concessione”.

A partire da qui l’assessore ha annunciato il varo di una nuova legge denominata “Allontanamento Zero” che preveda l’allontanamento dei minori dal nucleo familiare d’origine “solo in presenza di prove ineccepibili di maltrattamenti veri, di abusi veri”. Oggi, invece, ci sono quelli che subiscono abusi finti.

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