WELFARE

"Giù le mani dai non autosufficienti"

Offensiva del Pd contro l'assessore al Welfare della Regione Piemonte Caucino, che con un maxi emendamento cancella 5 milioni per gli assegni di cura ai torinesi. I consiglieri Rossi e Valle: "Quelle risorse vanno incrementate"

Cinque milioni di euro cancellati con un tratto di penna. Con un maxi emendamento presentato oggi in commissione, l’assessore al Welfare della Regione Piemonte, Chiara Caucino, ha ridotto da 55 a 50 milioni i fondi destinati ai malati non autosufficienti di Torino. Una sforbiciata che, almeno stando a quanto riportato sulle tabelle del bilancio, raddoppierà nel 2021 e nel 2022 quando le risorse in meno saranno 10 milioni all’anno.

A lanciare l’allarme dai banchi del Pd sono i consiglieri regionali Domenico Rossi e Daniele Valle: “Nel 2019 sullo stesso capitolo c’erano 57,5 milioni. Vero che vengono appostati cinque milioni sul capitolo della legge 10/2010, probabilmente con l’intento di sostenere politiche analoghe sul resto del territorio regionale, ma se quello è l’intento, 5 milioni non sono che una goccia nell’oceano, mentre rischiano di essere una catastrofe sul tessuto già fragile della Città. Bisognerebbe piuttosto estendere queste politiche virtuose, che fanno risparmiare e incontrano il favore delle famiglie: in questo senso il Pd presenterà un emendamento al bilancio finalizzato a salvaguardare le risorse destinate al Torinese e estendere questa opportunità sul resto del territorio”.

Il tutto mentre invece si muovono le cose anche sul piano nazionale nell’ottica di riconoscere il diritto alle cure domiciliari. “Sarà finalmente incardinata in commissione Sanità del Senato la mia proposta per salvaguardare il diritto costituzionale delle persone non autosufficienti a ricevere anche in casa un piano di assistenza e di cura adeguato, senza più disparità di trattamento e di tutele rispetto a coloro che scelgono e ottengono il ricovero in Rsa” afferma il senatore del Pd, Mauro Laus, primo firmatario di un disegno di legge avente ad oggetto “Norme in materia di priorità delle prestazioni domiciliari per le persone non autosufficienti”. Con la sua proposta Laus persegue la piena applicazione delle leggi vigenti, a partire dalla 833/1978, che impongono al Sistema sanitario di considerare le persone con disabilità intellettiva grave e autismo, così come i malati non autosufficienti, titolari di diritti esigibili in materia di presa in carico per la tutela della propria salute. 

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