ECONOMIA DOMESTICA

L'auto traina l'export in Piemonte, ma le altre regioni fanno meglio

Impennata delle vendite all'estero della regione che crescono del 18% nel primo semestre dell'anno. A livello nazionale l'incremento è però del 22%. Crollano gli scambi con la Russia, resta stabile la Cina. Francia primo partner in Europa

Crollano le vendite in Russia, ma grazie al settore auto – in ripresa – l’export piemontese continua a crescere in modo sostenuto. Nel periodo gennaio-giugno il valore delle esportazioni del Piemonte si è attestato a 28,4 miliardi, con un aumento del 18% rispetto all’analogo periodo del 2021.

Lo sviluppo evidenziato sul fronte del commercio estero è risultato, però, meno intenso rispetto a quanto avvenuto a livello nazionale (+22,5%). L’aumento delle esportazioni è stato particolarmente elevato per le Isole (+71,8%), mentre il Piemonte si conferma la quarta regione esportatrice con una quota del 9,3%, nonostante la crescita sia inferiore a quella delle principali regioni esportatrici: Lombardia (+22,1%), Emilia-Romagna (+19,7%) e Veneto (+19,3%).

Le importazioni hanno mostrato una dinamica ancor più vivace (+31,8%) attestandosi a 22,6 miliardi. Il saldo della bilancia commerciale, pari a 5,8 miliardi di euro, si è comunque mantenuto su livelli positivi. “Le nostre merci hanno conquistato molti Paesi Ue ed extra Ue e sono positive le performance di tutte le province e di tutti i principali settori economici. Ma non ci possiamo accontentare di questi risultati, soprattutto in vista dell'inverno alle porte e dell'aumento delle bollette di luce e gas, oltre che al rincaro dei costi per le materie prime e per i trasporti” spiega Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte. I mezzi di trasporto hanno segnato un incremento del 26,7% del valore esportato, frutto di una crescita decisamente elevata dell’export di autoveicoli (+37,6%). In crescita a doppia cifra il comparto alimentare (+18,1), così come quello dei metalli (+25%), la chimica (+30,1%) e il tessile e abbigliamento (+28,7%).  

Aumentano in modo sostenuto le vendite verso gli Stati Uniti, primo mercato extra Ue con 2,38 miliardi di euro (+13,2% rispetto al 2021), il Regno Unito (+17,9%), la Svizzera (+21%), la Turchia (+27,4%) e il Giappone (+24,7%). Stabile la Cina (+1%), crollano le vendite in Russia (-32,8%) per gli effetti delle sanzioni.

A livello territoriale, infine, si registrano risultati positivi per tutte le realtà provinciali. Biella (+33,1%) e Verbania (+28,1%) segnano gli incrementi più elevati, seguite da Torino (+23,3%) e Novara (+21,6%). Alessandria (+17,5%) si attesta su un dato in linea con quello regionale, mentre risultano al di sotto della media piemontese le crescite delle vendite oltre confine delle aziende diVercelli (+10,9%), Asti (+9,5%) e Cuneo (+6%).

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