VERSO IL VOTO

Ncd, le primarie moltiplicano i candidati

Nel partito di Alfano ogni mezz'ora spunta un candidato alla successione di Cota, pescato anche nelle formazioni "cugine". Bonsignore blinda Crosetto, Coppola si autopropone, la Porchietto tresca nelle retrovie. E il coordinatore Costa mette il freno

Invocano le primarie per scegliere chi dovrà contrastare Sergio Chiamparino, ma prima dovrebbero convocarle a casa loro. Il Nuovo Centrodestra è talmente preso dalla fregola elettorale da sfornare ogni ora un candidato. Al momento sono tre a contendersi l’incoronazione. Il primo a lanciare il stato è stato in mattinata Vito Bonsignore che con un dispaccio ha sentenziato: «Primarie o non primarie, il nostro candidato alla presidenza della Regione Piemonte è e resta Guido Crosetto». Un annuncio che già dal plurale maiestatis usato ha scatenato la reazione sarcastica di molti esponenti alfaniani: «Nostro in che senso? – si chiede un consigliere– Suo e di La Fauci?», riferendosi alla consigliera comunale di Beinasco Rosalba La Fauci designata dal vecchio notabile andreottiano a uno scranno nel prossimo parlamentino piemontese (al posto dell’uscente Rosanna Costa). La mossa inoltre ha prestato il fianco alla seppur giovane identità di partito: Crosetto è esponente di una formazione diversa, quella dei “Fratelli d’Italia”, per quanto “cugina” e apparentata alla coalizione.

 

Una prima reazione è arrivata da Michele Coppola che, forse per rimarcare l’astio verso il suo ex sostenitore alle scorse elezioni, ha lanciato se stesso nella mischia: «Per scegliere un candidato presidente del centrodestra chiederemo le primarie, e io correrò», ha dichiarato il giovane assessore alla Cultura al blog dell’amico Gabriele Ferraris. Ma l’uscita di Bonsignore ha fatto rizzare il pelo anche alla collega (e compagna di partito) Claudia Porchietto, in perenne ricerca di gratificazioni e che, non è un mistero, aspira fin dal primo giorno della sua elezione a Palazzo Lascaris a insediarsi nell’ufficio di piazza Castello. Candidature, quelle di Coppola e di Porchietto, parecchio apprezzate dall’establishment del centrosinistra, con il quale, entrambi, intrattengono relazioni e assidue frequentazioni, fino a lasciare il sospetto di “intelligenza con il nemico”. Eppure, su entrambi aleggia il marchio del perdente: Porchietto sconfitta nel 2009 da Saitta alle Provinciali, Coppola battuto nel 2011 (con una performance non brillantissima) da Fassino alle Comunali torinesi.

 

Ed è per dare una regolata allo starnazzo del pollaio che in serata Enrico Costa, capogruppo a Montecitorio e numero uno di Ncd in Piemonte, è stato costretto a diramare una nota in cui informa che nei prossimi giorni convocherà gli organi dirigenti e che solo in quella sede si deciderà «il metodo e il merito della nostra proposta politica per le elezioni regionali».