CENTRODESTRA

Forza Italia, un Pichetto sull’alleanza

Il Comitato nazionale insiste nel proporre il coordinatore regionale: "Ha l'esperienza per contrastare Chiamparino". In alto mare lo scouting di Berlusconi che avrebbe incassato una sfilza di "no grazie" alle profferte di candidatura. Coalizione nuovamente in tilt

È Gilberto Pichetto il candidato giusto per contrastare Sergio Chiamparino. Lo ribadisce in una nota il Comitato nazionale di Forza Italia, organismo preposto alle candidature amministrative presieduto da Altero Matteoli: “Pichetto è il miglior candidato del centrodestra per la presidenza del Piemonte”, affermano i dignitari della corte berlusconiana chiedendo agli alleati di appoggiare la scelta: “Ci auguriamo che le altre forze di centrodestra convergano sul suo nome. Il candidato del centrosinistra sarà l'ex sindaco di Torino, che ha realizzato un indebitamento mostruoso: puntare su un uomo politico esperto e capace come Pichetto è indispensabile”. Porte chiuse quindi a primarie e nessuna candidatura alternativa. Sembra ufficiale, ma trattandosi del fantasmagorico mondo berlusconiano occorre prudenza. Diciamo che ora la posizione di Pichetto è più solida di qualche ora fa, domani chissà.

 

Una dichiarazione che segna un arretramento dopo le timide aperture di ieri, quando a margine del Comitato di presidenza del partito Silvio Berlusconi avrebbe informato alcuni maggiorenti delle sue iniziative volte a cercare una soluzione alternativa, “un uomo d’impresa non di Forza Italia”, in grado di rinsaldare la coalizione. Coalizione che, a questo punto, è tornata in fibrillazione, come dimostrano le parole del leader di Fratelli d’Italia Agostino Ghiglia che saluta con successo il superamento, in poche ore, delle 500 firme a sostegno della corsa di Guido Crosetto alle primarie del 6 aprile. «La soddisfazione è doppia perché tale riscontro arriva in un momento cruciale per il centrodestra - dice - e poi lancia il guanto di sfida al "prescelto" - Nulla vieta che Pichetto scelga, a sua volta, la via popolare delle primarie per la propria legittimazione definitiva. La nostra macchina organizzativa è pronta e noi siamo anche disponibili a posticipare di qualche giorno la consultazione, permettendo a tutti i candidati di concorrere alla pari. Ci auguriamo che voglia accettare questa sfida di buonsenso, passaggio fondamentale per mantenere unita la coalizione e per proporsi in modo credibile alla sfida finale con Chiamparino». Si lascia andare ad un commento tra lo scorato e il sarcastico Enrico Costa, coordinatore regionale di Ncd, che descrive così la folle settimana di Forza Italia: «Il lunedì convergono sulle primarie, il martedì si rimangiano il sì alle primarie, il mercoledì candidano Pichetto, Il mercoledì accantonano Pichetto e cercano un imprenditore da candidare, il venerdì ricandidano Pichetto, il sabato e la domenica li riservano alle illuminanti dichiarazioni di Napoli. E Chiamparino ringrazia». In ultimo si fa sentire anche la Lega Nord che attraverso il governatore decaduto annuncia di essere pronta a correre da sola: «Abbiamo aspettato fino adesso, ma non c’è stato nessun passo avanti», scrive Roberto Cota sui social network.

 

Secondo alcuni retroscenisti, sarebbe il fallimento della ricognizione effettuata nelle scorse ore dall’ex premier ad aver suggerito a Forza Italia un rapido dietrofront. Così le indiscrezioni sul possibile “ingaggio” del “gelataio” Guido Martinetti, fondatore di Grom, sono rimaste solo ipotesi prive di riscontro, come un buco nell’acqua si sarebbero rivelati i tentativi di coinvolgere altri esponenti piemontesi del mondo dell’impresa. Tutto torna al punto di partenza e Pichetto che nell’attesa dell’incoronazione si era tenuto il sabato privo di impegni in modo da riuscire a combinare al volo una manifestazione di partito, fa sapere di aver fissato un appuntamento dal dentista. Per togliersi un dente. Per ora quello della candidatura.