VERSO IL VOTO

Sale la febbre, lista civica in farmacia

Giaccone ingaggia due colleghi nella formazione a sostegno del sindaco: Truffelli e Balagna. In corsa anche l'avvocato penalista Caviglione. D'Acri scalpita per un posto in giunta, ma preoccupa la penuria di candidati di peso viste le molte defezioni

Sale la febbre da elezioni e a Piero Fassino non mancheranno pastiglie e sciroppi. In mancanza di voti, ci penserà la lista civica coordinata dal consigliere regionale e presidente dell’Ordine dei farmacisti Mario Giaccone a fornire un kit di sopravvivenza a candidati e attivisti della coalizione, in vista delle amministrative torinesi. L’eletto (a Palazzo Lascaris) di Sergio Chiamparino pare infatti deciso a trasferire un pezzo della potente corporazione professionale nella formazione che affiancherà Pd, Moderati e Progetto Torino-Sinistra per la città (l’altra civica messa in piedi dall’assessore Gianguido Passoni).

 

Nell’ultima riunione svoltasi sabato mattina sono emersi i primi nomi significativi da inserire in lista: tra questi figura Barbara Truffelli, figlia di Clara Cairola Truffelli, vedova Mellano, storica farmacista del quartiere Vanchiglia, già esponente del Partito Liberale e in passato presidente della Circoscrizione I. In lizza per uno scranno in Sala Rossa anche Edi Balagna, titolare della Collegiata Santa Maria di via San Francesco d’Assisi, ma soprattutto moglie di Giulio Fornero, vero consigliore del governatore in temi di sanità. Proprio quest’ultima dovrebbe essere la punta di diamante della lista, anche in virtù del passo indietro compiuto in favore dello stesso Giaccone alle scorse regionali. Il vero problema è che, al di là delle più ottimistiche previsioni, la civica centrista – soprattutto dopo gli sconquassi che hanno decimato il gruppo di Alleanza per Torino capitanato da Pino De Michele – può puntare a conquistare un eletto, massimo due, e a quel punto si prefigura una guerra fratricida all’interno dell’Ordine, che dopo aver mandato Giaccone a Palazzo Lascaris e Sergio Russo a Moncalieri con la lista del sindaco Paolo Montagna, ora intende piazzare una propria bandierina anche nell’assemblea di Palazzo Civico.

 

Difficile a questo punto reperire altri candidati disposti a gettarsi nell’agone politico, anche perché il sospetto diffuso è che tutta l’operazione sia stata messa in piedi, oltre che per portare un po’ d’acqua al mulino fassiniano, per ripescare l’ex assessore provinciale Marco D’Acri, già candidato alle regionali con il Monviso e per il quale, si vocifera, Fassino avrebbe in serbo una poltrona nella futura giunta (detto tra noi è improbabile che il sindaco abbia ipotecato poltrone, tantomeno per il giovane rampante ex dipietrista). Tra i nomi di punta, esterni al mondo di supposte&cachet, figura anche l’avvocato Alfredo Caviglione, noto penalista, tra l’altro difensore di alcuni imputati nel processo Rimborsopoli e Minotauro, con un lontano trascorso nelle giovanili del Partito socialista. Come se non bastasse, l’ultimo cruccio per Giaccone è l’individuazione di un tesoriere e legale rappresentante della lista, ruolo per il quale pare abbia incassato una buona serie di “No grazie”.